Tutti gli articoli di Amministratore

All I want from Christmas is… dalle classi 5A e 5G

1. 

Per Natale ricerca la speranza
quella che ti fa sognare
quella che ti fa vivere;
un puntino che in fondo ad un tunnel
lo vedi come il traguardo di una gara.
Ma non dimenticarti della felicità
che renda ogni istante di vita
una gioia per la matita
mentre scrive la storia di un ragazzo
spesso in imbarazzo
ma che non ha mai mollato
e sarà quello che ha sempre sognato.
Perseveranza e impegno saranno
le parole di questo nuovo inizio,
il passato sarà la medicina per il presente
e la salvezza per il futuro.
Ricordati una cosa
vivi senza limiti;
Buon Natale
2. 

Da piccola sapevo sempre 
cosa volevo per natale
Le barbie 
I trucchi finti
Un vestito rosa.
Ora non so più cosa voglio.
Forse guardarmi allo specchio e pensare di essere carina.
Forse che il ragazzo che mi piace finalmente mi noti.
Forse che mia mamma smetta di arrabbiarsi 
perché lascio tutto in disordine o per qualsiasi altro motivo.
Forse riuscire a parlare con qualcuno senza chiedermi 
ogni volta cosa possa pensare di me.
Forse avere più motivazione.
Forse non piangere per ogni cosa, 
anche se non lo riesco a controllare.
O forse solo smetterla di usare la parola ”forse” 
a inizio di ogni frase perché non so mai decidermi.
No, non so cosa voglio per natale 
ma so che sono stanca 
di essere triste.
3. 

Per non scordare, che non solo un giorno fa il Natale:
Poiché di addobbi e banchetti s'annebbia la testa 
e di grandissime remore per la cortesia di un dono. 
Io prendo un respiro e lo appendo all’albero e spengo le luci, 
e tutti i gli angeli hanno smesso di cantare. 
Non immaginate voi quanto lietamente si nutra il cuore 
quando ricevo donando un'inaspettata gioia. 
E se però chiedessero a me di gioire non sarebbe più così lieto.
Perché quello che desidero veramente è il sonno per le mie orecchie, 
una notte tenue per gli occhi e una dolce pace che culli il mio cuore. 
Se in qualche realtà però io dovessi trovare in natura 
che la materia dei sogni è fatta della stessa di quella della realtà,
Un corpo nuovo focoso che non schricciola 
come un portone varrebbe per me 
più di doni addobbi e banchetti. 
4. 

Per Natale mi concederò una finestra spalancata,
ma questa non sarà più una finestra,
sarà anzi la luna ad affacciarsi da essa 
come un'amante nostalgica.
Il suo sguardo d'argento si posa sui tetti delle case e
sulla pelliccia di qualche gatto randagio,
e le sue lacrime di stelle ornano la notte.
Non sarò più sul mio letto ricolmo di coperte
che tanto avvolgono le braccia scoperte
ma sarò capitano di una barca,
salperò lungo i mari del cielo
lentamente
come un vecchio grammofono
o come il profumo del caffè appena macinato.
Impacchetterò questo sogno,
chiuso in una giara sotto i luccichii dell'albero
e lascerò che io lo riapra ancora nella discretezza
offerta dal buio.
5. Per Natale cosa voglio ricevere?
bella domanda, a cui si presuppone una risposta,
fammici pensare…
Dei vestiti non sarebbero male
ma sono campionessa nello shopping abituale.
Ormai il mio armadio sta esplodendo
ma io continuo aggiungendo.
E dei cibi ne vogliamo parlare?
quelli non possono mai mancare.
Cioccolata calda e copertina
sono la mia salvezza divina.
Abbonamento netflix annuale
per una bella serie adolescenziale.
Tutto ciò puo’ far pensare
che la vita sociale è andata a caga … NO ‘cavoleggiare’.
Ma non scherziamo! Dopo mesi chiusa in casa
la quarantena ormai è passata.
Non diciamolo troppo ad alta voce
prima che ci rimettano in croce.
Feste con amici per ridere veramente
senza aver nulla nella mente.
E sperare che ancora tutto sia possibile
rende ogni mio giorno più vivibile.
6. 

Io a Natale vorrei quello che ho già 
Perché non sempre bisogna chiedere per migliorare. 
Vorrei stare bene con me stesso 
E togliermi di dosso tutele maschere 
Che mi stanno facendo sudare.
Vorrei non pensare a quello che mi succede intorno 
Come un bambino di 5 anni 
Che vive la vita giorno per giorno.
Infine gli amici 
La cosa più importante 
Quelli che ti stanno vicini 
Quando la tristezza è grande 
Quelli che ti fanno ridere piangere e arrabbiare. 
Quelli senza i quali non puoi stare. 
Potrei essermi dilungato troppo in questa poesia 
Però per tutti gli amici veri che ho
Per quello che sono 
A Natale si può 
E non ho bisogno di un dono.

Pagina in aggiornamento

Incontri informativi ONLINE per i genitori:

  • 4 novembre ( ore 15.00 classico; 16.30 linguistico)
  • 24 novembre (ore 15.00 linguistico; ore 16.30 classico)
  • 4 dicembre ( ( ore 15.00 classico ; 16.30 linguistico)

Pomeriggi A SCUOLA per i ragazzi e le ragazze interessate:

  • 11 novembre alle  15.00 e alle 15.30
  • 30 novembre alle  15.00 e alle 15.30
  • 10 dicembre alle  15.00 e alle 15.30

Presto pubblicheremo i moduli per le iscrizioni e i materiali informativi.

Grazie!

La 2^C alla Notte dei Ricercatori

La 2C partecipa, presentando un progetto sviluppato l’anno scorso, alla tavola rotonda “Mind the gap: la disparità di genere nelle scienze e tecnologie”.

L’evento è online e si svolge nell’ambito della Notte dei Ricercatori venerdì 24 settembre dalle 16:00 alle 20:00.

Qui il link per la partecipazione all’evento.

Qui il minisito “GDR Gender gap” realizzato dalla classe 1^C 2020-21.

Concorso Dantedì per i licei: menzione speciale a Zaccheo Arduini, 1D: “Oggi, Dante: la ragione di un successo eterno”

In occasione dell’anno dantesco, il Liceo ginnasio “Cutelli” di Catania in collaborazione  con la Rete Nazionale dei Licei Classici ha promosso una ricca serie di attività, culminate in un Convegno di Studi danteschi svoltosi il 25 marzo (ospiti speciali il prof. C. Bologna e la prof.ssa P. Rocchi): momento centrale del Convegno è stata la premiazione degli elaborati del concorso Dantedì per i Licei, dal tema: DANTE PROSSIMO MIO. Un invito rivolto agli studenti di tutta Italia a leggere Dante alla luce del presente, raccolto da Zaccheo Arduini, alunno di I D con il suo elaborato OGGI, DANTE: la ragione di un successo eterno” .

Dopo una sferzante pars destruens che stigmatizza tutte le difficoltà dei millenials di fronte ad un testo di 700 anni fa, per di più accostato per la prima volta tramite DAD, viene sviluppata una pars costruens che, partendo da alcune domande: “Ma se Dante si ritrovasse improvvisamente a vivere ai giorni nostri? … Che uomo, che artista, che intellettuale sarebbe? Sicuramente uno scrittore innovativo per quanto riguarda la lingua, d’altronde, anche allora aveva preferito il volgare al latino… Da che parte politica si schiererebbe, nell’attuale confusione di colori politici? E dei papi cosa penserebbe?… Sarebbe così sicuro nel castigare i cattivi e nell’innalzare i buoni, in un contesto così variegato di persone, idee e culture?”, giunge a sfiorare l’ideale dantesco di libertà, di bellezza, di felicità, e ad asserire con T. De Mauro che la Commedia è l’unica opera medievale europea che possa essere letta senza traduzione, perché ”il cuore dell’italiano è ancora dantesco”. Infine conclude: “ la Divina Commedia, per la funzione di unificazione proprio linguistica e culturale che svolse sul territorio italiano, può essere realisticamente considerata il primo grande passo verso la creazione del nostro Paese, che ancora oggi riconosce nel proprio patrimonio culturale il più forte motivo identitario e di coesione nazionale. E’ proprio per questo che l’Italia, un paese ricco di arte e con il culto della bellezza, anche in questi tempi duri, in cui davvero non c’è” maggior dolore che ricordarsi del tempo felice”, ancora non può smettere di commuoversi davanti a quest’opera… Dante ci è più prossimo che mai…” .

E così, MENZIONE SPECIALE!