Romus
Data: 17 Maggio 2023
Tag: Cultura
Di: Chiara Boschi
Il Romus apre le sue porte ai visitatori durante la Notte del Classico
Le ultime luci del giorno scendono su Parma e la Notte del Classico anima le aule del Liceo Romagnosi con numerose attività per tutta la serata offrendo un momento di grande condivisione aperto a tutta la cittadinanza.
Durante questa occasione, il Romus, il nuovo museo di scienze naturali del Liceo classico e linguistico apre le sue porte presentandosi sotto una nuova veste grazie al lavoro svolto dagli studenti della 1^G, in collaborazione con i partecipanti del percorso FuoriClasse “Star Walk”, coadiuvati dal dottor Gianluca Raineri e dalle dottoresse Enrica Montanini e Monica Dominici dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale e del Museo del Mare Antico e della Biodiversità (MuMAB) di Salsomaggiore Terme.
Condotti dall’obiettivo di ridare vita al museo e a tutti i reperti di pregio di cui è fornito, a partire dal mese di dicembre il restauro è stato effettuato in diverse fasi: in primo luogo è stato necessario osservare e suddividere in macrocategorie tutto il materiale fino ad allora racchiuso in teche polverose e poco note.
In seguito, i reperti classificati sono stati ripuliti con cura seguendo le tecniche e le procedure idonee alla conservazione e al restauro illustrate dagli esperti che hanno guidato gli alunni in questa attività di PCTO, percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento. Attraverso questa fase è stato dunque possibile approfondire le conoscenze su singoli campioni, quali fossili, minerali, animali terrestri e marini, trasformando questo percorso in un interessante viaggio tra le diverse branche della scienza. Parallelamente, invece, gli studenti dello “Star Walk” si sono dedicati all’ideazione del logo del museo e alla creazione di apposite etichette poste a descrizione delle vetrine, con l’ausilio di Around srls, esperti di comunicazione.
Infine, è stato fondamentale scambiare idee e opinioni e confrontarsi per allestire al meglio la mostra, inaugurata venerdì 5 maggio e che ha visto gli stessi studenti guidare i visitatori alla scoperta di particolari reperti, quali per esempio, il capretto a due teste ormai icona del Liceo e protagonista di leggende.
Questa prima presentazione è stato un momento di grande emozione per tutti coloro che hanno contribuito alla creazione del Romus perché l’aria era densa di entusiasmo e soddisfazione da parte dei visitatori che sono riusciti a cogliere l’essenza di questo luogo.
Pertanto, credo che il Romus si configuri come l’esempio concreto di una scuola che incentiva scambi e collaborazioni non solo al suo interno ma anche con gli enti del territorio e soprattutto che desidera e insegna ai ragazzi a proteggere e valorizzare i reperti come testimoni di un passato che attraverso il lavoro di squadra, l’attenzione, la consapevolezza e la passione per il proprio lavoro trasmessa da docenti ed esperti, possono essere perfettamente integrati nel presente.
Non ci resta che ringraziare ancora una volta il dottor Gianluca Raineri, le dottoresse Enrica Montanini e Monica Dominici, la professoressa Katia Carbonara, il Dipartimento di Scienze Naturali, la scuola tutta e invitare chi ancora non lo avesse visto a visitare il nuovo museo del nostro Liceo.
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