Requiem Æternam
Data: 22 Aprile 2022
Tag: Cultura
Di: Manuel Visani
[Immagine: Dipinto di Paolo Troilo]
Sibili
ovunque saettano
e si conficcano
tra le membra,
si squarciano i cieli,
i dardi fendono le nubi,
così in alto
beate,
ma ormai disperate
e profughe si riparano
lacrimanti sopra altri tetti,
sotto l’unico tetto.
.
La casa dell’uomo,
vien trapassata,
povero d’umanità,
lo scoppio dura
quanto una vita
eppure il tramestio persiste.
.
Resiste l’umano
agonizzante
strisciante sull’asfalto
sanguigno
nel freddo urto costante.
La notte s’illumina
brevemente di tanti soli,
s’incendia il mare
nella deflagrazione.
.
La Miseria del compianto
delle urla stridenti delle madri
a mani aperte,
sono l’unico canto di primavera
che s’ode.
.
Il bambino cammina sperduto
non ancora sbigottito
nella nebbia che si dirada
rivelando mutili corpi,
congelati
ardenti.
.
.
Nulla rimane
tranne che la decomposizione
fragile
della terra.
. Manuel Visani
Sono così tante le brutture che al solo pensiero continuo ho finito le lacrime. La carta, su cui sono state scritte queste poche e misere parole, si è mischiata alle gocce ardenti di grida silenziose
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