Re-sister: insieme per resitere
Data: 27 Ottobre 2023
Tag: Cultura
Di: Le ragazze di 2G
Re/Sister: insieme per resistere, tra sorelle. Ecco il nome e il significato del festival femminista che si è svolto a metà settembre nel Parco della Musica, a Parma. Una manifestazione in cui musica, spettacolo e arte si sono incontrate per lottare in modo pacifico ma convinto per la libertà delle donne. Un evento voluto e organizzato dalla Casa delle donne, uno spazio dedicato alle donne e a tutte le altre soggettività discriminate, un luogo astratto che si concretizza nell’unione di tutte le persone che desiderano combattere contro la violenza di genere.
Ci siamo avvicinate al festival attratte dalle opere dell’artista fiorentina C_ska e della street artist afghana Shamsia Hassani, esposte presso il Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”. Noi, assieme ad altre quattro ragazze del liceo abbiamo preso parte a tre incontri con alcune esponenti della Casa delle donne per approfondire il messaggio e lo stile delle opere e conoscere C_ska. Questo ci ha permesso, alla mostra, di accompagnare studenti e numerosi altri visitatori alla scoperta di due artiste che, pur avendo storie di vita differenti, trovano nell’arte la propria libertà.
Shamsia ora, a causa dell’occupazione talebana, è costretta a vivere in clandestinità, non può esprimersi liberamente. Infatti, le donne da lei raffigurate sono senza bocca, con gli occhi chiusi agli orrori del mondo cupo che le circonda e opprime, e spesso reggono strumenti musicali e altri oggetti, simboli della loro libertà oppressa, ma allo stesso tempo di speranza. Perché, come dice Shamsia, “L’arte è più forte della guerra”. A differenza di Shamsia, C_ska, che abbiamo avuto la fortuna di incontrare e intervistare, è un’artista e giornalista “che fa rumore” a partire dal nome, come lei stessa ha spiegato durante l’intervista, “un rumore” che attira l’attenzione verso le sue opere intrise di resistenza, lotta ma anche sensibilità, proprio come il cuore posto sull’occhio sinistro che simboleggia la capacità delle donne di filtrare tutto attraverso l’amore. Tra le sue opere si possono riconoscere volti di donne che hanno fatto la storia, da Frida Kahlo, ad Alda Merini, per passare poi ad Artemisia Gentileschi, Michela Murgia e Franca Viola. Donne “diritte”, come le definisce C_ska, perché hanno tenuto la testa alta e hanno conquistato diritti. Questo messaggio, che l’artista ci ha tenuto a trasmettere durante l’intervista, si ritrova negli elementi caratteristici della sua arte: i corpi che non sempre hanno proporzioni reali, i tratti somatici come l’occhio grande, che osserva, “che scruta la società”. Oppure la bocca sottile che non sempre può parlare ma che “ascolta il non detto, le emozioni che non si esternano” spiega C_ska. Questo percorso, nato dalla collaborazione tra la scuola e la Casa
delle donne ci ha permesso di riflettere, di interrogarci: guardando le opere di Shamsia Hassani, cariche allo stesso tempo di dolore e speranza, ci siamo chieste
cosa avremmo fatto noi al suo posto, se avremmo avuto il coraggio di combattere come ha fatto lei, come riusciremmo a vivere nascoste, oppresse da un regime che nega ogni diritto.
Inoltre, l’intervista che il nostro gruppo ha fatto a C_ska si è rivelata un momento di grande condivisione, semplice come lei ma toccante, estremamente sincera.
C_ska con la sua arte ci ha aperto gli occhi sulle ingiustizie che le donne ancora oggi subiscono nel “libero Occidente” è più strada da fare di quanto pensassimo.
Questa esperienza è stata, per noi, davvero importante: abbiamo imparato molto, ci siamo sentite anche noi, nel nostro piccolo, delle combattenti, parte di un gruppo, anzi di una vera e propria famiglia in cui accoglienza, gentilezza e voglia di portare avanti un ideale comune uniscono generazioni diverse di donne nel nome della parità dei diritti e contro ogni forma di discriminazione e stereotipo.
Infine, questa esperienza ci ha permesso di capire che l’arte è davvero più forte della guerra e dell’ingiustizia, perché arriva a toccare le corde più profonde della nostra anima.
È possibile ascoltare il Podcast su Shamsia Hassani: trovate questi volantini sulla bacheca del secondo piano.
Prossimamente sarà appesa in corridoio una stampa di un’opera di C_ska che lei stessa ci ha gentilmente donato.
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