Le Donne con la “D” maiuscola
Data: 8 Marzo 2022
Di: Maria Chiara Priolo
L’otto marzo di ogni anno ricorre la giornata internazionale della donna, una data in cui tutti dovremmo fermarci a guardare i traguardi raggiunti nello sviluppo del femminismo e a riflettere sugli ostacoli che le donne hanno affrontato per arrivare alle conquiste sociali ed economiche che sono state raggiunte fino ad oggi.
Ma chi è che ha permesso tutto questo?
Queste sono alcune delle Donne grazie alle quali il movimento femminista è quello che conosciamo.
Frida Kahlo: la pittrice messicana diventata simbolo del femminismo.
Frida è conosciuta e rispettata per il suo coraggio e la sua caparbietà infatti da adolescente, oltre a dedicarsi a sport non considerati “da ragazza” come il nuoto, la boxe e la lotta, faceva già parte della Lega Giovanile Comunista.
Purtroppo all’età di diciassette anni ha subito un incidente mentre si trovava in autobus, questo è andato a scontrarsi con un tram e un corrimano le si è conficcato nel fianco arrivando fino alla vagina trapassando il suo bacino. In seguito ha passato diversi mesi bloccata a letto e durante il corso della sua vita ha dovuto subire molti interventi e operazioni.
Nonostante il dolore fisico e mentale causato da questa disgrazia e percepito nella sua arte ha sempre mantenuto la forza d’animo che la caratterizza.
I numerosi autoritratti che vediamo nelle sue tele sono dovuti proprio al periodo in cui era costretta a letto dato che sopra di esso aveva fatto montare uno specchio e Frida ha passato così quei mesi ad osservarsi e dipingersi; in ognuno di questi il suo viso è serio e lo sguardo fermo e, contornato da elementi che ci riportano alla tradizione messicana, troviamo spesso il corpo martoriato.
Una delle caratteristiche di questa Donna sono le sue sopracciglia folte e mascoline che non ha mai desiderato modificare solamente per rientrare nei canoni di bellezza imposti dalla società e grazie alle quali è diventata anche un simbolo di “body positivity”.
Marie Curie: la prima Donna con un Nobel (anzi, due)
Maria Salomea Sklodowska, meglio conosciuta come Marie Curie, nata a Varsavia nel 1867 è la prima donna ad aver ricevuto un premio Nobel e la prima persona a vincerne due.
Ha sempre lavorato per riuscire a guadagnare un po’ di soldi e aiutare la sua famiglia fin da adolescente, quando la madre è venuta a mancare.
Il suo sogno è sempre stato quello di studiare per seguire la sua passione per la scienza ma non essendo possibile in Polonia per le donne frequentare l’Università e non volendo rinunciare a quello che desiderava nel 1891 si trasferì a Parigi con l’aiuto economico della sorella con la quale aveva uno strettissimo legame basato sul sostegno e sulla solidarietà femminile e qui iniziò a studiare alla Sorbona dove si laureò prima in fisica e successivamente in matematica.
Iniziò nel 1897 gli studi sulle sostanze radioattive insieme al marito Pierre Curie, conosciuto a Parigi, e insieme scoprirono il polonio e il radio, due nuovi elementi. Grazie a queste due scoperte i due coniugi vinsero il premio Nobel per la chimica condiviso con Becquerel.
Quando il marito morì nel 1906 investito da una carrozza a lei fu affidata la sua cattedra di fisica alla scuola di chimica e fisica industriale di Parigi.
Nel 1911 vinse il suo secondo Nobel, questa volta per la chimica, dopo essere riuscita ad isolare il radio sotto forma di metallo per fare in modo di poterlo lavorare più facilmente.
Marie Curie è considerata un’icona ai giorni d’oggi per aver donato una nuova immagine alla donna ed averle aperto le porte della ricerca scientifica grazie alla sua enorme passione per la scienza, la sua determinazione e al suo spirito libero.
Malala Yousafzai: la Donna che ha lottato per la parità nell’istruzione.
Malala è stata conosciuta a livello internazionale grazie al suo blog per la BBC a soli 13 anni dato che già a quell’età informava le persone riguardo il regime dei talebani in Pakistan che limitava i diritti all’istruzione dei bambini e delle donne.
Proprio per questo nel 2012 degli uomini armati sono saliti sul suo autobus e le hanno sparato alla testa. Lei è riuscita a sopravvivere e, nonostante i terroristi avessero dichiarato che se fosse rimasta viva avrebbero ritentato l’uccisione della ragazza, ha continuato a combattere per le cause in cui credeva.
Ha fondato nel 2013 un’organizzazione no profit e la vediamo ora a ventiquattro anni impegnata a gestire un gruppo di lettura femminista online data l’importanza a suo parere della letteratura nella formazione di un individuo.
In questo “club del libro” Malala invia un libro digitale ogni mese ai partecipanti che viene scelto insieme agli altri coordinatori dell’iniziativa e, dato che la maggior parte dei libri letti da noi per la nostra cultura personale sono soprattutto di uomini occidentali, quelli da lei proposti sono in particolare di voci femministe poco conosciute che devono quindi superare tantissimi ostacoli per riuscire a farsi ascoltare mentre secondo Malala la loro parola e il loro coraggio di esprimersi andrebbero valorizzati maggiormente.
A soli diciassette anni ha vinto il Nobel per la pace diventando così la persona più giovane a riceverne uno.
Coco Chanel: la creatrice della donna moderna.
Ricordiamo Gabrielle Bonheur Chanel come la Donna grazie alla quale le donne hanno imparato ad essere libere.
E’ stato, infatti, grazie alla sua rivoluzione della moda che siamo state liberate dagli abiti ingombranti e dei centimetri di stoffa in più che ci tenevano bloccate iniziando a togliere i corsetti ed indossare gonne più corte. I suoi vestiti erano destinati a signore emancipate e indipendenti che non solo non avevano più bisogno della servitù per svolgere qualsiasi cosa ma che guidavano, lavorano, praticavano sport. Così, mentre la donna iniziava a conquistare i suoi diritti, le manifestazioni di Coco Chanel partivano dall’estetica per arrivare nel cuore delle persone.
Non si è mai definita una femminista ma in ogni caso è colei che ha aiutato la rivoluzione della figura femminile, ha creato l’apparenza della donna moderna, ha regalato speranza e fiducia a chi lottava; tutto questo grazie alla sua forza.
Condividi questo contenuto
GLI ULTIMI ARTICOLI DI EUREKA: