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La 4E in gita a Casaltone

Data: 23 Ottobre 2022

Tag: GDR

Di: Mia Novaretto e Rebecca Davoli

 

Il 12 ottobre siamo andati all’’associazione Kwa Dunìa, si trova a Casaltone (frazione di Sorbolo) e opera nel campo dell’intercultura attraverso attività educative sui temi della diversità culturale, del superamento degli stereotipi, dell’approfondimento dei fenomeni migratori, come criticità e risorsa della nostra epoca. Kwa Dunìa si trova annualmente ad operare con un numero variabile di studenti, generalmente superiore a 1.000, in percorsi educativi che coinvolgono alunni di scuola primaria e secondaria. Per questo è una casa-laboratorio: una casa, dove si possa vivere una dimensione intima e familiare che sia anche laboratorio di idee, di narrazione, di sogni, di progetti, di creatività. Gli obiettivi dell’associazione sono: 

  • Creare occasioni di scambio tra saperi e vissuti anche molto diversi tra loro. • Favorire la ri-scoperta della natura e del proprio rapporto con l’ambiente. • Valorizzare le differenze individuali, culturali, religiose favorendo l’incontro tra persone appartenenti a diverse culture. 
  • Facilitare lo sviluppo creativo attraverso laboratori finalizzati al recupero del “far da sé” e delle abilità manuali. 

La nostra esperienza all’associazione Kwa Dunìa è stata molto interessante. All’inizio Sofia e Irene (le due organizzatrici), ci hanno fatto togliere le scarpe invitandoci ad entrare nella casa-laboratorio, ci hanno raccontato che prima era un caseificio e che ora l’hanno trasformato in un centro d’accoglienza. Ci siamo sistemati in un grande spazio vuoto, che era adornato solamente da cuscini, disposti per formare un cerchio, ognuno si è seduto su uno di essi e prima di cominciare le varie esperienze ci hanno offerto del tè. Abbiamo svolto molte attività con vari scopi, per esempio quello di non basarsi sui pregiudizi, farci capire quante cose abbiamo in comune con i nostri compagni, di fidarsi gli uni degli altri, di collaborare ed infine di rialzarsi dopo un periodo di instabilità e di litigio all’interno della classe. Dopo queste attività, molto utili per conoscersi abbiamo fatto una piccola pausa, nella quale Sofia e Irene ci hanno offerto dei biscotti. In questo breve lasso di tempo abbiamo avuto modo di chiacchierare tra noi e fare un piccolo spuntino in vista di quello che avremmo dovuto fare successivamente. Nel cortile della casa avevamo a disposizione un bellissimo giardino in cui c’erano una rete da pallavolo e una porta da calcio con cui divertirci e un telo gigante che abbiamo messo in mezzo all’erba per stenderci e riposarci. Subito dopo era giunta l’ora di mettere alla prova le nostre doti culinarie…davvero strabilianti aggiungerei. Ci siamo divisi in quattro gruppi: uno si occupava del primo, a base di couscous e verdure cotte, l’altro del secondo, una bella frittata, e gli altri due pensavano rispettivamente all’insalata e alla frutta. Ogni gruppo si è diviso i compiti e ci siamo messi all’opera. Ci siamo impegnati tanto, aiutandoci a vicenda e abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Lo scopo di cucinare era farci collaborare per renderci conto di quello che si può ottenere lavorando tutti insieme come una classe unita. Alla fine eravamo molto emozionati all’idea di mangiare finalmente i nostri deliziosi piatti (all’altezza di Masterchef!). Abbiamo apparecchiato e ci siamo messi a tavola.Dopo tutto quel lavoro avevamo davvero una gran fame. Era tutto molto buono e durante il pranzo abbiamo parlato allegramente tra noi del più e del meno. Dopo aver finito anche l’ultimo spiedino alla frutta abbiamo avuto un ulteriore momento di svago nel quale abbiamo riso e scherzato. Poi abbiamo fatto un’ultima attività per concludere l’esperienza,con un bel messaggio, in modo che nulla di quel giorno fosse vano. Ci hanno fatto dividere a gruppi e ci hanno consegnato un foglio con cinque o sei parole tramite le quali dovevamo inventare una storia. Tutti questi racconti dovevano parlare di accoglienza…era proprio questo infatti il tema della giornata: eravamo arrivati fin lì e abbiamo svolto tutto solo per accoglierci a vicenda ed essere uniti come classe, collaborando, fidandoci e divertendoci insieme. Abbiamo dato sfogo alla nostra fantasia e creato storie belle e soprattutto divertenti da leggere insieme. Abbiamo infine scritto i nostri pensieri riguardo alla giornata su dei foglietti e in sostanza è saltato fuori che secondo noi questa esperienza è stata davvero utile perchè ci ha permesso di conoscerci meglio e di farci diventare sempre di più un gruppo…Perchè alla fine è proprio questo che siamo. Viva la 4E!!! 

Abbiamo salutato Irene e Sofia promettendo di rivederci in qualche modo e abbiamo aspettato l’autobus per tornare a scuola. Ovviamente è arrivato in ritardo, ma alla fine per noi è stato solo un po’ di tempo in più da trascorrere insieme

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