Prime impressioni al Rommy
Da qualche mese siamo entrate in questa piccola, per noi grande, realtà, chiamata comunemente il Romagnosi.
Il cambiamento non è mai facile, in più, questa scuola non è conosciuta per essere una delle più semplici. Le domande prima di iniziare erano tante: ce la farò?
Mi troverò bene con i compagni? E i professori? Forse, però, il timore più grande era costituito dall’ipotetico imbarazzo che avrebbe potuto formarsi in classe. Svanì subito: abbiamo socializzato in fretta, a detta della prof. Nasturzio troppo in fretta.
Le differenze tra medie e superiori sono tante e vanno dal carico di studio all’organizzazione, ma possiamo assicurare che i professori continuano ad avere due braccia e due gambe e i libri sono ancora fatti di carta. Abbiamo capito che il Romagnosi non è quello che tutti descrivevano come prigione, nella quale avevamo deciso consapevolmente di andare. Questa è una scuola impegnativa, ma nessuno è mai morto e speriamo di non essere le prime.
Questo cambiamento, a nostro parere, permette di metterci alla prova, di farci capire quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze, di fare nuove amicizie e di scoprire le nostre capacità.
In questi mesi abbiamo avuto la possibilità di incontrare studenti più grandi e professori che da giovani hanno frequentato il Romagnosi e che provano un forte affetto verso questa scuola.Prima o poi, speriamo di poterlo provare anche noi.
Speriamo anche che questo ambiente faccia aumentare la nostra voglia di conoscere e la nostra curiosità. Alle medie infatti chi aveva queste caratteristiche veniva spesso preso in giro con appellativi come “secchione”, qui invece no.
Per il momento ci sembra una scuola attiva, piena di attività con cui gli studenti possono mettersi alla prova e dimostrare i loro talenti.
Essendo in questa scuola da solo pochi mesi non possiamo ancora dire molto altro, in quanto certe cose le dobbiamo ancora scoprire.
Ma soprattutto, dobbiamo capire se è la scelta più adatta a noi.
Tutti dicono che quelli che ci aspettano sono i 5 anni migliori della nostra vita e non vediamo l’ora di scoprire cosa il futuro ci riservi.
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