Tableau vivant della moda circolare

 

Il Fast Fashion ha rivoluzionato il modo in cui ci vestiamo, offrendoci capi a prezzi accessibili e tendenze sempre nuove. Ma dietro le quinte di un’industria che riempie i nostri armadi di capi “usa e getta” si nasconde un costo elevato che paghiamo tutti in termini di impatto ambientale e sociale. Scegliendo una moda più sostenibile, etica e consapevole, possiamo ridurre l’impronta ecologica dell’industria tessile e promuovere condizioni di lavoro eque e dignitose per coloro, in particolare donne, che lavorano nel settore.

Di questi temi si parlerà il 17 maggio 2024, alle ore 14:30, nell’aula magna del Liceo Romagnosi, durante l’evento conclusivo del progetto sulla moda sostenibile, che avrà come ospite di spicco Marina Spadafora, autrice e ambasciatrice di moda etica.

Durante l’incontro, si rifletterà non solo sul nostro ruolo di consumatori responsabili, ma anche sulle soluzioni creative per affrontare il problema dei rifiuti tessili: Francesca Passeri, formatrice e green designer di UPSY e Sebastiano Furlotti, ex studente del liceo, condivideranno la loro esperienza sull’upcycling, mostrando come questa pratica, sperimentata durante il percorso formativo dagli studenti di 1A e 2F, possa rappresentare una risposta innovativa e ispirare un nuovo modo di concepire e vivere la moda e l’arte.

L’evento è inserito nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma.

Grazie agli studenti delle classi 1A e 2F del liceo Romagnosi, protagonisti del percorso e delle attività di peer tutoring; alle scuole medie partner Ferrari e Don Cavalli; agli studenti del liceo musicale Bertolucci, che cureranno l’accompagnamento musicale durante l’evento; a UniPR e al prof. Alessio Malcevschi e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra “La moda può essere sostenibile?”, aperta al pubblico dal 20 al 24 maggio, nei locali del liceo (previa prenotazione).

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